E’ con gioia che ADMV ringrazia il consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Savona, in particolare il Presidente dottor Luca Robutti e il dottor Nicolò Pareto , per aver scelto ADMV Associazione Donne Medico Veterinario come meritevole di una loro donazione.
Questo atto inaspettato di generosità nei nostri confronti ci ha rese felicissime per essere state scelte per tale gesto.
In un incontro via web, che speriamo possa aprire la strada a future collaborazioni, il presidente Robutti e il collega Pareto, che ci ha devoluto un suo personale emolumento, ci hanno spiegato le ragioni di questa donazione.
“Seguo ADMV da tempo“, ha dichiarato il presidente Robutti “ho visto tutto ciò che avete organizzato e quanto fate per le donne veterinarie. Ho anche apprezzato diversi interventi che la dottoressa Rebecca Bragadin aveva fatto durante la sua presidenza e quindi ho volentieri proposto al dottor Pareto e al consiglio direttivo ADMV quale beneficiaria della donazione”
Il dottor Pareto ha aggiunto “Per esperienza personale ho constatato che persone, uomini ma anche donne, in presenza mia e di una collega anche più esperta di me, si rivolgano quasi istintivamente a me come al Dottore e non a lei. Nonostante mio padre sia un veterinario con quasi quarant’anni di esperienza alle spalle ormai e io sia cresciuto in ambulatorio, mi ha sempre dato fastidio il fatto di trovarmi davanti persone che non comprendono che la donna in camice che hanno di fronte è il Medico (la Medica n.d.r.). E questo deve finire.
Poiché io credo nel valore dei gesti simbolici, consigliato e sostenuto dal presidente Luca Robutti e poi dall’intero consiglio, ho deciso di rinunciare al contributo a me spettante per il corso realizzato presso l’ Ordine Medici Veterinari Provincia di Savona e devolverlo ad ADMV Associazione Donne Medico Veterinario, quale segnale di solidarietà volto anche alla sensibilizzazione di altri colleghi nel sostenere sempre meglio la parità di genere nel nostro settore e non solo. Perché la minoranza maschile, ormai si deve dire così, nella professione veterinaria è, lo è assolutamente almeno per quanto mi riguarda, dalla parte femminile della medicina veterinaria, in quanto noi siamo un unico, un’unica unità, e quindi difendere una donna medico veterinario, dare spazio alla donna medico veterinario nello svolgimento del suo lavoro, è difendere la professione veterinaria stessa ed è un preciso dovere di qualsiasi veterinario, a prescindere dal genere.”
Grazie mille colleghe e colleghi di Savona!
Il consiglio direttivo ADMV
maggio 2024